Il 145 è un manoscritto databile in base alla scrittura al XII secolo. Si tratta di un libro di medicina della cui storia nulla sappiamo, prima del suo ingresso nella libreria di Guarnerio.
Il fatto che il codice non sia citato nell'inventario di mano di Guarnerio del 1456, ma compaia in quello del 1461 (al n. 127) induce a ipotizzare che sia entrato a far parte della collezione guarneriana tra queste due date, forse acquistato dagli eredi del cardinal Antonio Panciera o forse proveniente dalla raccolta di Geremia Simeoni, medico friulano che prestò a Guarnerio i testi di alcune sue opere, trascritte poi in due codici guarneriani (il ms. 43 e il ms. 44).
Il codice contiene, legate insieme, due opere di grande interesse medico: l'
Ars parva (o
Microtegni) da
c. 1r a c.14v e il
Liber dietarum universalium di Isaac Israeli (noto anche come Isacco Giudeo) nella traduzione di Costantino l'Africano da
c. 15r a c. 61r, oltre a due brevi note con ricette e consigli pratici a c. 62r.
Molto bella anche la legatura del codice, quattrocentesca, in assi di legno rivestite di pelle marrone con impressioni a secco. Sul
piatto anteriore si possono vedere i due fermagli trilobati che servivano per l'aggancio delle linguette di chiusura del codice, sul fermaglio inferiore si legge l'invocazione "AVE" nella base e un fiorellino nell'apice.