MS 75

Le Opere
Seneca
datazione:fine del sec.XV
supporto:pergamena
dimensioni:cm 35,5x24,5
fondo:Guarnerio d’Artegna
Contributi
Dall’estratto dei protocolli del notaio Niccolò Pittiani, lo stesso che più tardi ne raccolse il testamento, risulta che in data 10 ottobre 1460 Guarnerio ebbe in prestito dai signori di Zoppola, eredi del cardinal Panciera, dieci codici tra i quali compaiono le Traiedias Senece: sembra poi, fatto comprovato da altri documenti, che in realtà il prestito si sia trasformato in acquisto.
Il ms. 75 contiene le opere dei due Seneca, padre e figlio. Vale la pena ricordare che era consuetudine, all’epoca, indicare i codici attraverso la prima delle opere contenute, e che la confusione dei due Seneca in una sola persona durò fino all’Umanesimo.
Il codice è splendido per quanto riguarda l’ornato, con iniziali figurate con i busti dei personaggi di cui si parla nel testo, accompagnate da un fregio a foglie e borchie dorate, come a carta 73 recto o come a carta 163 recto.