Si tratta di un manoscritto la cui datazione è collocata, dagli studiosi,
tra XIV e XV secolo.
È un
Messale aquileise, in
littera textualis italiana, la cui
origine locale e l'appartenenza alla pieve di San Daniele è attestata dai Santi presenti nel Calendario, quali ad esempio "
Hermachore et Fortunati mart." segnati in rosso, a
carta 5 recto, in corrispondenza del 12 luglio, o l'annotazione, questa volta in inchiostro bruno a
carta 5 verso che aggiunge "
Danielis prophete" dopo Sant'Agostino, in corrispondenza del 28 agosto.
Anche le note aggiunte confermano l'origine locale del manoscritto: così è per quella che, a
carta 6 verso, riporta "
Notandum est quod dominica secunda istius mensis celebratur consecratio ecclesie S.Danielis", ricordando la consacrazione della Chiesa di San Daniele avvenuta nella seconda domenica del mese di ottobre.
Dopo il Calendario (compreso tra le carte 2 recto e 7 verso), il codice prosegue da
carta 8 recto con il
Proprio del tempo, la cui pagina d'avvio è arricchita con un fregio floreale su tre lati e la lettera "A" di "
Ad te levavi animam meam..." con la rappresentazione di
re David nell'atto di innalzare l’
animula a Dio.
Sono presenti nel manoscritto anche iniziali calligrafiche alternativamente in rosso o turchino
.